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Maria Teresa ha scritto



LA SCRITTURA

Ci sono frammenti di pensieri che a volte per un attimo affiorano come un lampo nella mente. Piccole bozze incorporee, timori che non vuoi afferrare e respingi nei meandri oscuri. Non vuoi metterli a fuoco.
Ma loro rimangono lì, sepolti sotto la coltre delle tue illusioni. Pronti a riemergere, ma silenti, anche per molti, molti anni.
Poi la vita ti presenta il conto e tu rimani disorientato. Ti chiedi come hai potuto permettere alle
lusinghe ingannevoli di sopraffarti. Come hai potuto non accorgerti che i tuoi progetti erano sogni solo tuoi....
Per alleggerire il cuore ti metti a scrivere e il tuo dolore si concretizza su un foglio bianco.
La penna diventa un pennello che dipinge la tua vita e dà corpo anche alle ombre, ai colori scuri, alle intuizioni, alle illusioni ed alle delusioni. Le parole ti escono dal cuore come uno zaffo da una ferita infetta..
Come per incanto quei frammenti sepolti affiorano e si coagulano in una consapevolezza che avevi dentro di te.
E la penna va... I tuoi pensieri si snodano con una facilità che ti stupisce. Quasi ti disorienta.
Piano piano il tuo dolore trascritto su un foglio alleggerisce il peso dell’anima e ti aiuta a guarire.

La scrittura per me non è soltanto elaborazione del lutto, ma una sorta di magnete che attira i fantasmi dei ricordi sparsi nei diverticoli della memoria. Come per incanto, quando sono davanti ad un foglio bianco, l’intricato groviglio dei miei pensieri si dipana e anche le ombre remote prendono forma.
Questo, Cilla, avviene soprattutto dopo le tue sollecitazioni. I tuoi pezzi di stoffa in cui si delinea-no scene di vita, le tue musiche che solleticano la memoria, le tue parole e il tuo entusiasmo...
Mi piace il modo in cui ci fai lavorare. Mi stimola e mi diverte. Soprattutto perché tu, “ maestra” sei la prima a credere in quello che facciamo e ci contagi con il tuo fervore.
Grazie.
Un abbraccio.
Maria Teresa